Questa sezione è dedicata alla diffusione delle informazioni relative alle attività dell’Osservatorio ambientale e di monitoraggio ambientale, conseguenti alla valutazione di impatto ambientale del progetto di Completamento della Tangenziale Nord di Milano, tecnicamente denominato Viabilità di adduzione al sistema autostradale A8 – A52 Rho – Monza mediante riqualifica e potenziamento della SP46 relativo alle tratte Lotto 1 e 2 – Riqualifica con caratteristiche autostradali della SP 46 Rho-Monza dal termine della tangenziale Nord di Milano (galleria artificiale) al ponte sulla linea ferroviaria Milano-Varese (compreso).
La valutazione di compatibilità ambientale dell’opera (definita dal DEC VIA n. 2 del 07 gennaio 2014) ha previsto infatti l’istituzione di un Osservatorio Ambientale e, in ottemperanza a quanto imposto dalla normativa vigente e dagli enti di controllo, la definizione dei contenuti e la realizzazione di un Piano di Monitoraggio Ambientale ai fini di monitorare gli impatti delle opere nella fase di costruzione e verificare l'efficacia delle mitigazioni previste in progetto.
La presente sezione si configura pertanto come un supporto alle esigenze e necessità informative e divulgative in capo alla valutazione ambientale e all’Osservatorio stesso, come nel seguito meglio esplicitato.
L’intervento è inserito nella più ampia opera di riqualificazione/potenziamento prevalentemente in sede dell’attuale tracciato della SP46 Rho-Monza, per la tratta compresa tra l’innesto con la ex-SS35 dei Giovi a Paderno Dugnano e la ex-SS233 Varesina a Baranzate, prevedendo anche la realizzazione di due nuove tratte per uno sviluppo complessivo di circa km 9+000.
L’intervento è suddiviso in tre tratte:
- Lotto 1 (di competenza Serravalle): collegamento A52-SP46;
- Lotto 2 (di competenza Serravalle): riqualifica SP46;
- Lotto 3 (di competenza Aspi): variante di Baranzate.
La fascia di territorio interessata dal progetto è ubicata a Nord-Est di Milano, nell’ambito del settore centrale della media pianura e ricade interamente nella provincia di Milano. Tale territorio presente una morfologia pianeggiante, con quote topografiche degradanti verso sud, ed è caratterizzato da urbanizzazioni dense e diffuse con rari episodi di soluzione di continuità tipiche dell’area metropolitana milanese, nella sua forma più strutturata e matura.
L’ambito territoriale interessato dall’intervento riguarda i comuni di Paderno Dugnano, Bollate, Cormano e Novate, disposti ai margini nord del capoluogo, ed è strutturato in urbanizzazioni prevalentemente continue, dove non è agevole la distinzione dei nuclei originari dei singoli comuni.
Le principali infrastrutture che hanno determinato, in quanto fattori localizzativi, tale situazione comprendono:
L’ossatura principale delle realtà insediative presenti nel territorio interessato è costituita dalla rete viaria locale. Tali realtà si configurano in condizioni di rilevante congestione di spazio, con indicatori di urbanizzazione (quali occupazione di suolo, densità abitative, indici occupazionali) fra i più alti dell’area metropolitana milanese e Brianza.
Lungo le radiali storiche, la struttura insediativa si manifesta con conurbazioni lineari che, a partire dal capoluogo, trovano i propri margini nord al confine provinciale ed in alcuni casi anche oltre. La determinazione di tale situazione, generatasi dall’inizio secolo e consolidata nell’ultimo ventennio, ha visto l’espandersi a macchia d’olio dei nuclei storici dei comuni, ormai saldati fra loro e difficilmente riconoscibili. I comuni interessati dal progetto, si snodano in modo trasversale rispetto alle conurbazioni sopra descritte. Pertanto, anche se con caratteristiche di struttura diversamente connotate, in termini di densità di urbanizzazione e densità territoriali, si differenziano minimamente dalle prime.
Per quanto riguarda la struttura ambientale, in un quadro territoriale così conformato giocano un ruolo preminente il Parco delle Groane ed i Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS), che occupano pressoché interamente gli spazi agricoli extraurbani, costituendo di fatto vaste aree tutelate, non più disponibili alle espansioni insediative e tali da garantire il permanere del rapporto, peraltro già ridotto, tra insediamenti e suolo libero.
Il reticolo idrografico è rappresentato principalmente dal torrente Seveso e dai torrenti delle Groane (Garbogera). Il processo di urbanizzazione che ha coinvolto i comuni dell’ambito interessato dal progetto stradale ha provocato il quasi completo inserimento di tali corsi d’acqua nel tessuto degli insediamenti urbani, lasciandoli solo a tratti percepibili come segni significativi del paesaggi locale.
L’intervento in progetto prevede la realizzazione degli interventi di riqualificazione a carattere autostradale della S.P. n. 46 “Rho – Monza” nel tratto tra la A52 ed il cavalca ferrovia Milano – Varese della S. P. n. 46 (incluso). L’infrastruttura nel suo complesso si sviluppa per circa 6 km con andamento prevalentemente Est-Ovest
L’intervento prevede, inoltre, la realizzazione di viabilità ad andamento prevalentemente complanare all’asse principale, finalizzate a garantire le connessioni di tipo locale per le aree attraversate dal collegamento autostradale.
Il sistema globale dell’infrastruttura stradale in progetto è costituito da un insieme integrato di reti, interconnesse tra loro, ciascuna delle quali si colloca nell’ambito di un determinato livello gerarchico. In particolare, sulla base della funzione assolta da ciascuna rete nel contesto territoriale e nell’ambito del sistema infrastrutturale esistente, l’intervento in progetto si compone dei seguenti livelli di rete.
Rete primaria: a tale livello appartiene il progetto di riqualificazione e potenziamento, con conferimento di caratteristiche di Autostrada in Ambito Urbano, dell’attuale SP46 Rho-Monza e consiste
Rete secondaria: tale rete è costituita da viabilità a semplice carreggiata, con andamento prevalentemente complanare all’asse autostradale inquadrate funzionalmente come Strade Extraurbane Secondarie. Tali viabilità, a servizio delle aree attraversate dal collegamento autostradale, assolvono la funzione di distribuzione del traffico dal collegamento autostradale alla rete locale e, in senso inverso, di raccolta dei flussi di traffico dalla rete locale verso il collegamento autostradale; in alcuni casi assicurano anche le connessioni di tipo locale. I collegamenti serviti, caratterizzati da spostamenti e velocità medie di percorrenza di entità ridotta, prevedono l’esclusione ad alcune componenti di traffico.
I collegamenti stradali: i livelli di rete di cui sopra sono interconnessi attraverso intersezioni a livelli sfalsati (svincoli) ed intersezioni a raso. In particolare, la rete primaria si connette con alcuni assi stradali interferenti attraverso i seguenti svincoli:
La rete stradale secondaria di progetto si interconnette con la viabilità locale attraverso intersezioni a raso costituite prevalentemente da rotatorie alcune delle quali assolvono anche la funzione di svincolo per l’autostrada.